Pietro Codazzo, dopo
essersi diplomato all’Istituto d’Arte di Galatina (Lecce), la città dove è nato
nel 1945, affina le sue qualità artistiche attraverso la frequentazione di
musei, gallerie d’arte e giovani artisti che incontra nelle Accademie d’Arte di
Lecce e di Roma. Sono anni, questi, che vedono Codazzo sempre alla ricerca di
nuove esperienze, necessarie per la sua formazione umana ed artistica. Si
abilita poi all’insegnamento ed inizia anche l’attività di docente in Calabria.
Il suo rapporto con la realtà
delle cose si sviluppa durante la permanenza in questa terra dove, in quattro anni di lavoro accanito, viene in
contatto con una realtà sociale e culturale legata al mondo degli umili, una realtà
vicina a quella salentina, anche se con sfaccettature diverse. Attraverso il
segno netto ed il colore caldo e
luminoso descrive il mondo del lavoro nei campi, le incertezze della vita dei
pescatori ed i vari aspetti dell’universo femminile.
In seguito la sua ricerca
artistica si amplia ulteriormente quando frequenta il mondo culturale umbro.
Nel suo soggiorno a Spoleto organizza diverse personali e prende parte a varie
edizioni del Festival dei Due Mondi.
Ritorna poi nel Salento,
continuando a tenere mostre personali in molte città e a partecipare alle
manifestazioni artistiche nazionali e internazionali più rilevanti. La sua arte
viva ed emblematica si estende a nuovi temi, assecondando lo slancio
dell’immaginazione e rafforzando l’empatia delle sue forme in continuo
movimento.
Codazzo è un artista completo, e
la sua produzione spazia dalla pittura alla grafica, dalla ceramica alla
scultura, utilizzando spesso per quest’ultima materiali diversi e pietre
che rintraccia nella sua terra.
Le sue opere sono presenti in
collezioni pubbliche e private in Italia, Francia, Spagna, Svizzera e Canada.